Il rollage è il risultato del ritagliare una riproduzione in strisce verticali, orizzontali o in quadrati uguali; essa viene poi restituita in nuovi complessi figurativi ottenuti con il collage, giustapponendo con precisi intervalli tali strisce (o quadrati).
Il termine rollage rimanda al francese enroleur e al ceco rolovati (arrotolare); tale denominazione fu appositamente scelta da Kolář per distinguere le proprie opere dalle sperimentazioni del Bauhaus e dagli esperimenti fotografici di John McHal. Le riproduzioni recise in piccole bande danno l’impressione di apparire come al di là di una fila di sbarre, dietro una roleta (persiana in ceco).
Colpisce nei rollages la severità degli incastri e il preciso ordine ritmico; essi sono basati sul principio della variazione (la permutazione) applicata a uno o più argomenti.
Kolář poteva utilizzare da 2 a 16 pezzi di una riproduzione avente un unico soggetto o avvalersi di un numero maggiore di riproduzioni: in quest’ultimo caso si parla di rollages molteplici o multipli.
La varie combinazioni del rollage permettono all’autore non solo di scomporre il soggetto, ma anche di suscitare l’illusione di un dinamismo, di un movimento ottenuto attraverso l’intervento di ritaglio e incollamento degli elementi in serie nuove.
Così il Cristo morto di Andrea Mantegna si presenta sezionato in strisce, che sono anche le sbarre del funebre parallelepipedo-gabbia in cui Kolář l’ha chiuso, generando l’opera Dormeur. Il Bacino di San Giorgio Maggiore del Canaletto si incastra a inferriata con La nascita di Venere di Botticelli dando origine a Venus à Venise, o con un particolare del Trittico delle delizie di Bosch (in Bosch à Venise).
Le tipologie di rollage sono molteplici e possono essere classificate in:
- verticali
- orizzontali
- quadrati
- obliqui
- interrotti
- elementari
- a due dimensioni
- a tre dimensioni
- senza dimensioni
- molteplici
- cinetici
- caotici