“Ci si può fare un’idea dell’emozione che fece trasalire i filosofi nel comporre il primo alfabeto? Provare lo stupore che fu la presa di coscienza di ciò che avevano appena creato: queste poche lettere, destinate a bastare ai bisogni del pensiero umano fino alla fine dei secoli? Questo atto ha reso possibile la costruzione di alfabeti a partire da qualunque cosa. La mia eccitazione nello schierare l’alfabeto arrivava al trasporto di veder nascere sotto le mie dita qualcosa di sconosciuto, un alfabeto venuto da un altro pianeta.”
